mercoledì 14 dicembre 2011

Naturale 'sta ceppa

Scusate il titolo un po' rude, ma è da diversi mesi ormai che mi inoltro nei misteriosi meandri dell'INCI e sbircio il mondo delle spignattatrici con puro spirito da wannabe, e ciò mi ha necessariamente portata a vedere tutto in modo molto diverso: le pubblicità di cosmetici dal packaging favoloso, prezzo non altrettanto favoloso e contenuto no comment non mi attirano più. Non che prima mi attirassero particolarmente, anche perché di solito in tv pubblicizzano più che altro creme antirughe una più miracolosa dell'altra, e ancora per fortuna non ne ho bisogno. Credo.
Ed ecco che improvvisamente mi rendo conto di quanto la gente butti via soldi per niente, per dei "sogni in boccetta" (cit. di Lola che mi ha colpita particolarmente) che si rivelano sempre il solito misto di schifezzine infarcite di un'aura da prestigiosa casa cosmetica, e probabilmente di un profumo paradisiaco - almeno quello!
E mi viene da pensare: "Che razza di imbroglioni."


Ma c'è di peggio. Ci sono quelle case cosmetiche che hanno capito perfettamente la moda del momento e continuano a produrre prodotti "meh" puntando tutto sul mitico slogan "SENZA PARABENI", perché la gente ormai ha recepito che questi parabeni sono chissà quale disgrazia e li evita come la peste.
Poi vai a leggere l'INCI del prodotto in questione e ci trovi PEG, Imidazolynil urea e chi più ne ha più ne metta.
Però intanto è senza parabeni, cioè, vuoi mettere??


Oppure quelli che nei detergenti o negli shampoo scrivono "SENZA SLES". Oh sì, il malvagissimo Sodium Laureth Sulfate, che avrà anche la colpa di non essere biodegradabile, ma per quanto mi riguarda è l'unico tensioattivo che riesce a sgrassarmi bene la cute, poi ovvio che ogni persona ha le sue esigenze. Però mi fa abbastanza ridere che in questi shampoo spesso si trovi qualche Sodium Lauryl Sulfate (più aggressivo anche se a pallino verde) o simili (senza contare PEG e altre robe di cui sopra).

Infine il peggio del peggio: quando fanno semplicemente passare un prodotto per naturale, magari mettendo qualche 0,1% di puro estratto di erbetta random e facendone l'ingrediente attira-clienti da scrivere a lettere cubitali nella scatolina; ad esempio: "Detergente viso delicato alla calendula" quando poi la calendula sta poco prima o addirittura poco dopo i conservanti, e dopo una marea di ingredienti che di naturale non hanno proprio niente. Sapete quanta roba del genere c'è, roba naturale farlocca? In primis nelle erboristerie, che già dal nome ti fanno pensare "ah, qui ci saranno solo erbette fresche appena colte dall'orticello sotto casa" e invece no. Per carità, le cose buone ci sono ed è più probabile trovarle in erboristeria che al supermercato, soprattutto se cercate oli essenziali o polveri o erbe essiccate. Ma se cercate cosmetici partite da casa con le idee ben chiare in mente, perché altrimenti potrebbero rifilarvi l'ennesima farloccata (ho visto personalmente campioncini di cosmetici da erboristeria che proprio... lasciamo perdere) e farvela pure pagare cara! A 'sto punto prendete un prodotto da supermercato non troppo schifoso, decidete cosa volete assolutamente evitare e cosa potete tollerare, e sarete soddisfatte senza svenarvi e senza farvi infinocchiare da cosmetici che di naturale hanno solo la scritta sulla scatolina.

Consiglio a tal proposito la visione di due video di Carlita:
1)
2)






Ps: voi acquistate in erboristeria o al supermercato? Controllate l'inci? Usate roba costosa o andate al risparmio come la sottoscritta? Se volete rispondete con un commentino qui sotto, au revoir al prossimo post!

6 commenti:

  1. Nuova follow del tuo disordinato, ma delizioso blog! Se ti va passa da me, mi farebbe molto piacere! http://riccicapriccieunpodimakeup.blogspot.com/

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  2. condivido pienamente....il tentativo di spiegare a mia madre che il suo "palmolive naturals" di " natural" non avesse quasi nulla non è andato subito a buon fine...c è voluto un pò di tempo affinchè anche lei si rendesse conto di come molte marche prendono in giro il consumatore!!!
    E' chiaro che una persona " incompetente" che si trova al supermercato non andrà mai a leggere gli ingredienti che si trovano dietro a caratteri straminuscoli....andrà sempre e solo a leggere il "davanti" dell' etichetta...e se trova scritto...CON ESTRATTI NATURALI...O ANCORA SENZA PARABENI ...SLES....ECC...sarà più portata a comprarli!!! E' un dato di fatto...e le case cosmetiche ci marciano sopra!
    Sono molto grata a persone come Carlita....che hanno portato avanti un' "opera" di sensibilizzazione non indifferente....rendendo tutte noi un pò più "competenti" in materia ....e salvandoci dalle "bufale" più clamorose!

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  3. Eh sì, è sempre un problema con L'INCI, se si vuole andare totalmente sul sicuro bisognerebbe acquistare prodotti tutti naturali ma è evidente che non danno tutti esattamente lo stesso effetto di prodotti chimici, a partire dalla gamma di colori, di prodotti, di resistenza..
    Ho quindi deciso che per i fondotinta che sono i prodotti che più influiscono sulla pelle mi affido a prodotti naturali, e anche per struccanti o prodotti che comunque uso tutti i giorni, per i trucchi occasionali in realtà poi me ne frego perchè preferisco qualche volta avere cose belle ma "cattive"!

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  4. Ciao cara, proprio l'altro giorno parlavamo con una mia amica di questo problema! è veramente assurdo!
    Posso dirti che tanti prodotti da me provati, si sono rilevati un bluff! (anche quelli che spesso spacciano per naturali..)
    Complimenti come sempre per il blog e per i tuoi interessanti articoli. Ti aspetto

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